andrea vianello PHOTOGRAPHY
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Il Fenicottero frequenta soprattutto acque poco profonde, talvolta dolci ma prevalentemente salmastre o salate, perfino ipersaline.
Come tutti gli uccelli che vivono in ambienti marini o comunque d'acqua molto salata, i Fenicotteri possiedono una ghiandola (ghiandola del sale), situata vicino agli occhi, immediatamente sotto la pelle, che permette di riversare il sale assunto in eccesso all'esterno del corpo dalle aperture delle narici.
Il Fenicottero si alimenta con la testa rovesciata, sia sfiorando la superficie dell'acqua se questa è bassa, che bilanciandosi a testa in giù se l'acqua è alta, spesso rimuovendo il fondale con i piedi.
La particolare conformazione del becco, incurvato verso il basso nella parte mediana e mobile nella parte superiore, permette la filtrazione dell'acqua e del fango, attraverso una fitta serie di lamelle nelle mandibole e nella lingua che trattengono l'alimento.
Si tratta prevalentemente di piccolissimi invertebrati, quali Crostacei (soprattutto Artemia salina, Gammarus sp.), Ditteri (larve di Chironomus sp.), Anellidi, bivalvi, ma anche di semi, alghe e frammenti di piante acquatiche. Alcuni di questi alimenti (per esempio l' Artemia salina) sono ricchi di carotenoidi, pigmenti di color rosso-arancio, che si depositano nelle penne in sviluppo conferendo probabilmente al Fenicottero la sua colorazione rosa, sempre più carica col passare degli anni.
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Fenicotteri nella Laguna di Venezia